Ritorno Al Futuro - Locandina

Oggi, al Nuovo Cinema Amarcord, era in programma un altro film, ma poi in settimana in Tv hanno fatto questo pezzo da 90 e quindi oggi: Ritorno Al Futuro.

Ho sentito il boato del Club Nostalgici fino a qui, quindi la faccio corta: entrate senza calpestare la maschera, mettetevi comodi, accendete i tempocircuiti, assicuratevi che il Flusso Canalizzatore stia flussando e tenetevi forte che il film comincia.

L’idea di Ritorno Al Futuro venne a  all’inizio degli anni ’80, quando a casa dei suoi genitori gli capitò in mano un vecchio album scolastico di suo padre. Gale pensò quanto sarebbe potuto essere divertente incontrare i propri genitori da ragazzi e vedere cosa effettivamente facessero da giovani.

Da questa idea nacque una prima bozza della sceneggiatura di Ritorno Al Futuro.

Flusso canalizzatore
Sempre meglio che scivolare sulla porcellana bagnata e battere la testa

Bob Gale e , che avevano già lavorato ad altri film insieme, cominciarono a bussare alle porte dei vari studios, ma nessuno era interessato a quella commedia per ragazzi simpatica, ma troppo pudica. In quel periodo i ragazzi affollavano i cinema dove davano film come Porky’s – Questi Pazzi Pazzi Porcelloni! (poi venitemi a parlare di quanto sia bello e originale American Pie) e nessuno era interessato ad un film senza tette.

La cosa paradossale fu che la Disney trovò che il film un po’ troppo spinto per i loro standard, in quanto c’era una storia d’amore tra una madre e suo figlio.

Doc e Marty
Vogliono un porno soft… con noi? Grande Giove!

Gale e Zemeckis girarono per ben quattro anni, rimaneggiando più volte la sceneggiatura, prima che la Sacra Trinità dei Milioni di DollariSteven SpielbergKathleen Kennedy e Frank Marshall, decisero a produrre il film convincendo la Universal.

Fu soprattutto Spielberg, che in quel periodo stava cambiando il modo di intendere il cinema fantastico, a crederci e corresse anche la sceneggiatura, cambiando alcuni particolari che poi sono entrati nel mito.
Tipo all’inizio la macchina del tempo doveva essere un frigorifero mosso da un’esplosione nucleare e invece Spielberg suggerì di utilizzare un’automobile vera, così ai ragazzini non sarebbe la voglia di chiudersi dentro i frigoriferi per emulare il film.
Poi con l’andare degli anni Spielberg si rincoglionì e sfruttò l’idea del frigorifero a propulsione nucleare per uccidere definitivamente Indiana Jones.

DeLorean
Dimmi tu come si fa a spingere un frigorifero a 88 miglia orarie…

Tornando a Ritorno al Futuro, Spielberg voleva da subito  per il ruolo di Marty McFly.

Eric Stoltz
Ciao Michael…

Nel periodo della preproduzione, Michael J. Fox stava avendo un grande successo con il telefilm Casa Keaton e contemporaneamente stava girando Voglia Di Vincere e non era disponibile. Fox venne a sapere che per il ruolo di Marty era già stato ingaggiato Eric Stoltz e si mise il cuore in pace.

Dopo ben sei settimane di riprese tornarono sui loro passi, Stoltz venne lasciato a casa perché non riusciva ad esprimere l’ironia necessaria al personaggio di Marty. I produttori del film ritornarono alla carica e finalmente raggiunsero un accordo con Michael J. Fox che cominciò a lavorare di notte a Ritorno Al Futuro e di giorno a Casa Keaton.
Alcune scene con Stoltz però sono ancora nel film, come ad esempio quella in cui Marty si tuffa in macchina per sfuggire ai libici è in realtà Stoltz e non Fox.

Stoltz e Lloyd
Doc… mi hanno licenziato! Pesante!

Come macchina venne scelta la DeLorean DMC-2 per il suo look futuristico che ne avrebbe aumentato la credibilità.

Ci furono altri cambiamenti nel film, ad esempio Einstein sarebbe dovuto essere una scimmia invece che un cane. Lorainne Baines, si sarebbe dovuta chiamare Eileen, ma per far contento il capo della Universal, Sid Sheinberg, la chiamarono come sua moglie.
Emmett Brown, passò da Prefessor a Doctor.

Ritorno Al Futuro ha un rapporto morboso con il numero 121 e nessuno sa perché.
La potenza necessaria a far viaggiare la DeLorean nel tempo è 1,21 Gigowatt. Einstein parte all’1:20 del mattino e arriva ll’1:21.
Marty va da suo padre Geroge McFly, travestito da alieno all’1:21 del mattino per convincerlo a chiedere a Lorraine di uscire.

Darth Vader
Darth Vader… con l’itterizia

Tra l’altro in quella scena Marty dice: “Silenzio, terrestre! Il mio nome è Darth Vader. Sono un extraterrestre e vengo dal pianeta Vulcano!” respirando come Darth Vader e facendo il saluto vulcaniano alla fine, citando praticamente Star Wars e Star Trek in un’unica frase. Peccato che a quel tempo in Italia lo conoscevamo con il nome di Lord Fener.

Orologio Preferisco l'ascensore!
Indizi iniziali

Rimanendo in tema di citazioni, Zemeckis omaggia in modo plateale la famosa scena dell’uomo appeso all’orologio di Preferisco L’Ascensore!, commedia del 1923 con , in due occasioni. La prima è quando inquadra gli orologi a casa di Doc: ce n’è uno che ripropone quella scena.

I due Lloyd
La sfiga di chiamarsi Lloyd di cognome

La seconda è alla fine del film, ovviamente, quando Doc rimane appeso all’Orologio della Torre tentando di sistemare il cavo elettrico.

Sempre all’inizio del film c’è anche un omaggio a Stanley Kubrick: quando Marty gira le manopole del mega amplificatore, si vede un etichetta che reca la scritta CRM 114 sigla molto cara al maestro che, infatti, l’ha inserita in vari film.

CRM 114
A Stanley con tutta la nostra ammirazione

La fattoria del vecchio Peabody, contro cui Marty si schianta arrivando nel 1955, prende il nome dal cartone educativo Mr. Peabody, in cui un cane scienziato viaggia nel tempo insieme ad un ragazzino che ha adottato di nome Sherman. Quest’anno uscirà un cartone in CGI ispirato a quella serie.

Altre piccole curiosità che rientrano nei “casi della vita” sono che, la strada dove Marty viene investito da suo nonno, è la stessa Bushnell Avenue, South Pasadena (CA) dove passeggia Scott/Marty Howardin Voglia Di Vincere, ma tutta questa storia del legame tra i due film l’avevo già raccontata nel post su Voglia Di Vincere.
Anche la piazza del municipio di Hill Valley era già stata usata l’anno prima per la Kingstone Falls di Gremlins, sempre prodotto da Spielberg. Quel set però è stato sfortunato: era un’attrazione degliUniversal Studios ed è andato a fuoco nel 2008 durante un incendio accidentale che ha distrutto vari set.

Il fulmine
A giocare con i fulmini poi si rimane scottati!

Tra i vari cameo, è impossibile non citare Bob Gale che guida la prima macchina a cui Marty si attacca per andare a scuola e Huey Lewis, autore dei brani Power Of Love e Back In Time per il film, che è il professore che respinge Marty all’audizione per il concerto a scuola perché “troppo rumosi”. Il brano che stavano facendo era proprio Power Of Love.

Huey Lewis
Siete troppo rumorosi… e poi il pezzo non mi piace per niente!

Ritorno Al Futuro uscì nel 1985 e, a fronte di una spesa complessiva di soli 19 milioni di dollari, ha incassato in tutto 197 milioni in quell’anno, decuplicando gli investimenti.
Il successo parzialmente inaspettato spinse la Universal a mettere in cantiere due sequel, girati in contemporanea, non preventivati. Infatti Zemeckis, l’avesse saputo, non avrebbe fatto salire Jennifer Parker, sulla DeLorean insieme a Marty e a Doc. Anche la scritta che appare alla fine: To Be Continued… nella versione originale del film non c’era, è stata inserita solo nelle versioni home video uscito dopo l’annuncio dei sequel.

Doc sull'orologio
Farsi mancare la terra da sotto i piedi…

Io lo vidi, insieme alla solita gang con cui vidi anche Ghostbusters, nel solito cinema dell’oratorio di terza visione.
Rimasi estasiato, Marty McFly, e di riflesso Michael J. Fox, divenne il mio modello di adolescente. Avevo deciso di voler essere come lui!
Fu anche la causa della mia passione per lo skateboard… passione defunta subito dopo le prime cadute e dopo che provai a prenderlo al volo, dandogli il pestone dietro, come faceva Marty, ma con l’unica conseguenza di prendermi delle gran botte sulle balle. Diedi l’addio allo skateboard prima di provare ad appendermi alle macchine per andare in giro. Per fortuna.
Ritorno Al Futuro mi piacque così tanto che Biff Tannen, è uno dei miei cattivi preferiti.

Marty McFly
Ragazzo, sei sceso da una nave, con quel giubbotto di salvataggio?

La versione italiana del film, quindi il doppiaggio, riserva qualche aneddoto divertente.
La scena dove Marty entra nel locale del 1955 in italiano ha un gioco di parole diverso da quello originale. Prima Marty chiede una Fanta e il barista gli risponde: “Fante che? Vuoi della fantascienza da bere?“, allora chiede una Pepsi Senza e il barista gli risponde: “Senza che? Se vuoi dire senza pagare, hai sbagliato porta!“.
In originale Marty chiede una TaB, bevanda uscita solo nel 1963, ma tab in inglese significa anche conto e il barista gli dice che prima di pagare deve ordinare da bere. Allora Marty gli chiede una Pepsi Free, ossia senza caffeina uscita nel 1982, solo che free significa anche gratis e il barista gli dice che non si fa credito.

Lorraine e Marty
Marty Levi Strauss Calvin Klein McFly Serbelloni Cavalcanti Vien Dal Mare, piacere

La scena i cui Lorraine pensa si chiami Levi Strauss in originale invece pensava si chiamasse Calvin Klein, come la marca delle mutande, ma in Italia, e in Europa, ancora nel 1985 non la conosceva nessuno, quindi si è andati su una marca, come la Levi’s, ben più nota. Peccato che la Levi’s produceva indumenti fin dal 1853 e nel 1955 in America era diffusissima.

In ogni lingua in cui è stato tradotto sono stati presi degli accordi economici con le varie ditte citate… io no, lo faccio gratis.

Doc Brown
E così non dico Grande Giove, eh?!

In Ritorno Al Futuro Doc non dice mai Grande Giove!, ma il suo Great Scott! originale è tradotto comeBontà Divina!. Grande Giove! viene pronunciato solo dal secondo film.

Come per quasi tutti i film proiettati al Nuovo Cinema Amarcord, anche Ritorno Al Futuro ha quella chimica inspiegabile che lo ha fatto eleggere a film di culto.

I fattori del suo successo sono tanti. C’è il rapporto tra Marty e Doc che funziona a meraviglia sullo schermo e i due sembrano davvero grandi amici da molto tempo. Michael J. Fox e Christopher Lloyd hanno una presenza scenica incredibilmente affascinante. Con Michael è impossibile non immedesimarsi, visto il suo carisma e la sua innata simpatia, il secondo invece è lo scienziato dell’immaginario collettivo fatto uomo. Probabilmente con altri attori non sarebbe stato  la stessa cosa. Con buona pace di Stoltz.

Una colonna sonora fantastica in cui spicca il tema principale del film, di Alan Silvestri, che, come altri temi di film culto, è diventato parte integrante dell’immaginario collettivo. Quando si sentono quelle note è impossibile non pensare a Ritorno Al Futuro.

Zemeckis riesce a dare un ritmo incredibile a tutto il film, ogni scena si incastra nell’altra in modo naturale fluido, alternando in modo incredibile e calibrato azione, commedia e fantascienza.
Tutta la parte finale della partenza di Marty, poi, è da cardiopalma, un capolavoro di montaggio e regia. Ancora adesso a distanza di 30 anni riesce a mettermi ansia e quando Marty incrocia il fulmine sul cavo ancora esulto… dentro di me se sono in pubblico.

La DeLorean fulminata
YEEEEEE, ce l’ha fatta anche stavolta!

Soprattutto il film ha una forte coerenza interna, nonostante i numerosi errori sui paradossi temporali.
Ad esempio la storia della fotografia che si cancella piano piano. In teoria quando Marty evita che suo padre venga investito, impedisce, di fatto, che i suoi genitori si incontrino e quindi dovrebbe sparire all’istante. Invece nel film il corso del tempo cambia in modo progressivo, come se fosse un onda, e ci impiegasse un po’ a cambiare il corso degli eventi.
Questo movimento ad onda del tempo si ritrova anche nei due sequel.

Un altro errore è che alla fine del film i Marty che tornano nel 1985 dovrebbero essere 2, con un incidente tra le DeLorean.
Se il Marty originale torna 10 minuti prima e vede se stesso partire, il secondo Marty, quello che parte, dovrebbe arrivare anche lui 10 minuti prima e quindi dovrebbero tornare contemporaneamente nel 1985. Nel finale dovrebbero esserci 3 Marty: due che arrivano e uno che parte.
Ma ho il sospetto che forse anche il terzo arriverebbe contemporaneamente creando un loop infinito… non lo so, mi sono incartato il cervello da solo, se qualcuno ha una soluzione la scriva nei commenti.

Però ci sono anche delle piccole chicche, come ad esempio il centro commerciale Twin Pines Mall che diventa, alla fine del film, il Lone Pine Mall perché, fuggendo dalla fattoria di Peabody, Marty abbatte uno dei due pini.

I libici
I guerrafondai nemici della libertà

Il film, tra le altre cose, risente dell’effetto dei problemi di politica estera degli Stati Uniti in quegli anni. I nemici sono libici che avrebbero voluto fare un attentato con una bomba al plutonio. È ovviamente tutto un escamotage per giustificare il plutonio e la partenza di Marty.
Alla fine del film, dopo che Marty parte con al DeLorean, si vede che si schiantano contro un gabbiotto e saltano in aria senza che nessuno faccia una piega, anzi. Poveri libici.
Però anche qui c’è un dubbio: se Doc alla fine cede e legge la lettera che Marty gli lascia, perché si organizza solo con un giubbotto antiproiettile e non fa niente per difendersi o tutelarsi?
Forse perché sapeva che se lui non fosse morto Marty non sarebbe mai andato nel passato e ci sarebbero stati 2 Marty in giro nel 1985.

George McFly
Hey, tu porco, levale le mani di dosso!

Altra domanda che mi sono sempre fatto, ma i genitori di Marty come fanno a non riconoscere il figlio visto che li ha fatti incontrare lui?
Sicuramente si ricordano perché lo chiamano proprio Marty.

Skateboard
Hey è una tavola con le ruote!

Comunque una cosa è certa: a Marty McFly dobbiamo un sacco di cose come l’invenzione dello skateboard, la scrittura di Johnny B. Goode e l’invenzione del Rock And Roll.

Il Rock and roll
Forse voi non siete ancora pronti per questa musica, ma i vostri figli l’apprezzeranno

Non so a voi, ma a me è piaciuto un sacco parlare di questo film, poi arriveranno anche i due sequel al Nuovo Cinema Amarcord.

Su, forza, quali sono le vostre scene preferite? Le citazioni? I ricordi che avete di questo film?

Marco Mr Chreddy – Nerds’ Revenge

Link articolo originale: http://www.nerdsrevenge.it/2014/01/22/ritorno-al-futuro-nuovo-cinema-amarcord

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *