LA STORIA DI UN SOGNO

John Zachary DeLorean nacque a Detroit da un dipendente della Ford, e si appassiona subito all’automobilismo. Svolge un master alla Chrysler, e dopo nella Packard dove contribuisce alla progettazione della trasmissione “Ultramatic”, la prima con scatola in alluminio. In seguito DeLorean approda alla General Motors.

In General Motors, DeLorean riesce a salvare il marchio Pontiac grazie ad un radicale cambio d’immagine ottenuto con la com- mercializzazione nel 1964 della G.T.O., che permise addirittura al marchio di raggiungere il terzo posto nella classifica di vendite. Nel 1969, DeLorean passa a capo della Chevrolet, con il quadruplicamento in pochi anni dei profitti. Nel ’73 diventa vice-presidente della divisione auto e camion leggeri per il Nord-America. Divergenze con i vertici della casa americana obbligano il tecnico di Detroit ad abbandonare la General Motors e a fondare nella stessa città, nel 1975, la DeLorean Motor Company (DMC).

Nell’ottobre 1976, il primo prototipo della DeLorean DMC-12 venne completato da William T. Collins, primo ingegnere e disegnatore, in precedenza capo ingegnere alla Pontiac.

Originariamente era stato previsto un motore rotativo Wankel, ma questo venne per necessità sostituito dal V-6 Douvrin PRV a iniezione, per risparmiare sul carburante in un periodo di scarsità mondiale di petrolio. Inoltre il motore PRV era già certificato per le restrittive norme anti-inquinamento imposte dagli USA in quegli anni, in quanto utilizzato largamente dalla Volvo. Questo consentiva anche di avere una rete di assistenza già preparata.

In fase di produzione venne ritenuta necessaria una revisione in- gegneristica del processo produttivo affidata all’ingegnere Colin Chapman, fondatore e proprietario della Lotus, che sostituì le tecniche di produzione con quelle dalla Lotus; nello specifico, le so- spensioni esistenti e lo chassis della Lotus Esprit furono utilizzate nella DMC-12.

L’originale progetto della carrozzeria, un’idea di Giorgetto Giugiaro, venne lasciato quasi intatto, come pure la superficie esterna in acciaio inossidabile e le porte ad ala di gabbiano.

La DMC-12 venne successivamente costruita in una fabbrica a Dunmurry, Irlanda del Nord, posta solo alcune miglia da Belfast. La costruzione della fabbrica iniziò nell’ottobre 1978 e la produzione partì dal 1981.

Nel 1981 i profitti furono di 6.5 milioni di dollari, e quell’anno la DMC fu l’unica compagnia automobilistica ad avere un bilancio in attivo nel Regno Unito. Per il 1982 DeLorean decise di aumentare la produzione a 14700 pezzi, quasi raddoppiando quella dell’anno precedente. Il più grande problema della compagnia era la mancanza di capitale. La fabbrica aveva ordini per tre anni di produzione completa, ma senza capitale non ne fu tenuto molto conto; questo, oltre a qualche imprevisto, creò un pò di sconquasso nella DMC.

Il cambio di atteggiamento del Governo Inglese, passato da Liberale a Conservatore con Margaret Thatcher fece mancare i promessi prestiti e finanziamenti. Inoltre la GM fece pressione al Governo affinchè la DMC pagasse delle royalty per ogni auto venduta.

I finanziamenti arrivavano praticamente per elemosina; qualunque interruzione, in qualunque cosa, avrebbe potuto provocare un disastro.

Tra tutto questo John tentò disperatamente di rialzare il capitale, il denaro era l’unica cosa che poteva salvare la sua compagnia.

dmc - 12 delorean 1981

Versione biturbo sviluppata dalla Legend per la DMC

 

 

Cambio 369/UN1 di derivazione Renault

Propulsore: Motore Douvrin PRV (peugeot-renault-volvo) montato posteriormente; 6 cilindri a V di 90° 2850cc   rapporto di compressione 8.8:1; Potenza massima: 140cv/5500rpm; Coppia massima: 220N/m a 2750rpm iniezione meccanica k-jetronic catalizzata con sistema lambda.

Cambio: Manuale di tipo UN1 a innesti rapidi, tipo meccanico 5 marce + RM; Automatico di tipo Renault 4141 3 rapporti + RM.

Sospensioni: Anteriori indipendenti con barra stabilizzatrice; Posteriori indipendenti a bracci oscillanti.

Freni: Impianto a 4 dischi servoassistito. Anteriori 254mm con pinza a doppio pistone; Posteriori 267mm con pinza a doppio pistone.

Telaio: Telaio monoscocca in ferro smaltato.

Carrozzeria: Scocca di vetroresina ricoperta di pannelli di acciaio inox 304SS non verniciato.

Prestazioni: Da 0 a 100kmh il 8.8sec punta massima 220kmh.

Consumi: Urbano 7km/l; Misto 9km/l; Autostradale 10km/l.

Peso: 1290kg in ordine di marcia. Ripartito in 60%al posteriore e 40% all’anteriore.

Accessori: Climatizzatore; vetri elettrici; cerchi in lega leggera; interni in pelle; strumentazione completa; radio dolby system; chiusura centralizzata.

Sistemi di sicurezza: scocca a deframmentazione controllata; cinture di sicurezza con pretensionatore; barre anti intrusione porte; interruttore inerziale del carburante; parabrezza laminato.

La carrozzeria della DMC-12 era stata disegnata da Giorgetto Giugiaro in acciaio inossidabile SS304. Eccettuate tre macchine ricoperte in oro zecchino, tutte le DMC-12 lasciarono le officine non coperte da vernice o altri rivestimenti.

Le pesanti porte ad ala di gabbiano della DMC-12 meritano un capitolo a parte. L’ovvio problema del loro corretto sostegno rispetto al resto della carrozzeria fu risolto dalla DeLorean con l’uso di barre di tor- sione predisposte criogenicamente e aiutate da pistoni a gas; questo infatti evitava l’insorgere di problemi di comodità sorti già in passato con le Mercedes 300-SL. Le barre di torsione furono costruite dalla Grumman Aerospace, e grazie a esse le porte fuoriescono dalla sagoma per soli 28cm rendendo facile aprire e chiudere l’auto in parcheggi affollati.

Il motore PRV è un motore a V6 nato dalla collaborazione tra le società Peugeot, Renault e Volvo (PRV), costruito tra il 1974 e il 1998. Ne vennero costruiti 970.315 pezzi che equipaggiarono vari modelli di varie Case automobilistiche, anche al di fuori dell’ambito di competenza Peugeot-Renault-Volvo.

La versione montata sulla Delorean soddisfaceva i requisiti di inquinamento richiesti dagli Stati Uniti ed era quindi depotenziata rispetto alle versioni Europee dello stesso motore.

Era già in fase di sviluppo la versione BITURBO, prevista per il modello ’84, che però non vide mai la luce causa il fallimento della ditta. Esistono solo pochi prototipi di questo modello, che aveva circa 250cv e uno 0-100 dichiarato in 5.6”.

(Fonti: CID – Club Italiano DeLorean)