Potrei dire che Ritorno al futuro è il mio film preferito in assoluto e aggiungere tanti altri aggettivi superlativi, ma forse non renderei l’idea. Di sicuro posso dire che è un film che sta al primo posto nelle mie preferenze per molteplici aspetti.
La prima volta che ho visto il film è stata nel Gennaio 1989, era in prima visione in TV. Avevo 12 anni, un’età in cui non si è più bambini spensierati, in cui ogni cosa che facciamo e vediamo può influenzare le nostre passioni e preferenze per il resto della vita. Lo vidi da solo e rimasi incollato alla TV per tutto il tempo, affascinato da tutto: la storia, i personaggi, gli effetti speciali e soprattutto il tema del viaggio nel tempo e come esso avveniva in maniera così realistica e fantascientifica allo stesso tempo.
La suspance provata mentre la DeLorean corre verso la scarica del fulmine non ha avuto uguali in tanti altri film che ho visto e tuttora la scena mi lascia col fiato sospeso. Per non parlare poi della scena finale, un’auto che vola verso il futuro. Col tempo l’ho paragonata alla metafora della vita che vuole ogni giorno come l’inizio di una nuova avventura. Ho riconosciuto quindi in essa un messaggio di speranza e ottimismo. Un’atteggiamento verso il futuro che era largamente diffuso in quegli anni, soprattutto se rivolto ben oltre l’anno 2000, che allora sembrava molto lontano. Forse proprio da quella prima visione iniziai anche ad avere la consapevolezza di cosa fosse il tempo e lo scorrere di esso.
Dopo la visione ero talmente influenzato che ne ripetevo le scene mentalmente e a volte, quando mi trovavo da solo, anche a voce alta. Giocando con le Lego ricostruii la cittadina e le scene. Iniziai poi a cercare e mettere da parte ogni tipo di materiale, giornali, riviste e registrazioni in TV dei film, di servizi e spot. Iniziai anche ad andare su uno skate, ma i risultati ovviamente erano al di sotto delle aspettative.
Devo dire che questa passione mi stava un po’ isolando dal mondo reale, anche perché non conoscevo altri appassionati e quindi la vivevo da solo.
Non avendo qualcuno con cui condividerla, tutto sarebbe potuto finire presto, come una qualsiasi voglia passeggera giovanile, ma non fu così. Vidi il secondo film al cinema e poi il terzo, e la passione continuò con altrettanto entusiasmo. Facevo corrispondenza con italiani e stranieri: mi facevo inviare materiale su Michael J. Fox e Ritorno al futuro in cambio di articoli su loro attori o attrici preferite. Quando dettero i cartoni animati in TV mi alzavo presto la mattina per vederli e registrarli. Poi cercavo le videocassette dei film e dei cartoni nelle varie videoteche.
Tutto questo fino al 1994 circa, poi le corrispondenze piano piano cessarono e la vita e la crescita mi imposero di seguire altre cose. L’esame di maturità, il militare, la ricerca disperata di lavoro e poi il lavoro stesso che mi portava via tutto il tempo.
Riguardavo però il film e scoprivo sempre nuovi dettagli e anche nuovi spunti di riflessione. Su tutti il fatto che ogni azione che facciamo, anche piccola, provochi conseguenze e a volte possa determinare un futuro anziché un altro.
Devo dire che nonostante il film mi abbia a volte isolato dalla vita e dalle persone, mi ha insegnato molte cose proprio su di essa. I messaggi che ha trasmesso, attraverso le parole e le azioni dei personaggi, mi hanno sempre aiutato e spronato ad affrontare la realtà, anche nei momenti più difficili.
Sul finire del 2004 cambiai lavoro. Mi dedicai a tempo pieno alla grafica e al webdesign, che già erano miei hobby. Avendo più tempo libero a disposizione ricominciai a dedicarmi di più alla passione per Ritorno al futuro. Uscivano i DVD e i vari cofanetti della trilogia, nonché tanti altri gadgets. Quindi ero felice di collezionare tutto quello che potevo.
Il resto è storia recente. L’approccio con il sito Ritornoalfuturo.it lo ebbi nel 2007, da primo come semplice visitatore, incuriosito e attratto dai raduni che venivano fatti. L’idea di condividere la passione con altri, cosa che non avevo mai fatto e che mi sembrava impossibile fino allora, mi piaceva sempre di più.
Mi iscrissi al forum, portai in digitale i cartoni animati per condividerli e nel 2008 partecipai al raduno a Cattolica, dove conobbi altri fan e Nicola, webmaster e organizzatore.
Nel 2010 mi sono tolto la soddisfazione di andare in California per 10 giorni e di visitare gran parte delle location dove sono stati girati i film. Vedere quei luoghi dal vivo dava proprio la sensazione di essere dentro al film. In più ho avuto il piacere di incontrare di persona Kevin Pike e Jeffrey Weissman.
In seguito alla scomparsa di Nicola mi proposi per dare una mano in tutto, dal sito ai raduni. Sono rimasto quindi a disposizione in attesa dell’evolversi della situazione, finché nel 2013 sono diventato io stesso webdesigner e amministratore del sito. Una soddisfazione immensa per me e un onore, ma un incarico che richiede anche impegno e responsabilità.
In futuro spero di realizzare tanti altri progetti e propositi, e perché no inseguire anche i sogni più impossibili. In fondo come insegna il film, il futuro non è ancora stato scritto e se mi ci metto con impegno posso raggiungere qualsiasi risultato.
Alessio