Per lo più sconosciuto in Italia, l'artefice della DMC, John Zachary DeLorean, è un
personaggio molto discusso negli Stati Uniti, e quella che segue è la sua storia narrata
attraverso le tappe più importanti, dalla crescita fino al crollo. È la traduzione
abbastanza fedele di un testo piuttosto diffuso in rete, e quindi ringrazio il
fornitore; gradirei mi fossero fatti notare errori di ogni natura e discorsi poco chiari,
e vi auguro una piacevole lettura.
I primi anni
John DeLorean è nato il 6 Gennaio del 1925 in un quartiere operaio della zona est di
Detroit. Era il più grande di quattro fratelli. Suo padre, Zachary, era emigrato
dall'Alsazia Lorena in Francia da ragazzo, e sua madre, Kathryn, era arrivata in America
da Salisburgo quando era una bambina. Insieme svolsero diversi lavori di manifattura,
Kathryn come assemblatrice di strumenti, John come operaio nella fabbrica della Ford di
Detroit. La famiglia viveva in una piccola casa, e per tutta l'infanzia di John visse
tutto sommato felicemente. Alla fine i problemi con l'alcol di Zachary portarono i
genitori a divorziare quando John aveva 17 anni. Pur essendo un ragazzino, era influenzato
dal mondo dell'industria automobilistica, e quando John aveva 6 anni la famiglia fu
svegliata nel pieno della notte da una squadra dei famigerati addetti alla sicurezza della
Ford di Harry Bennett: frugarono la casa senza mezze misure cercando degli attrezzi rubati
dalla fabbrica della Ford. Quando John raggiunse l'età, decise di frequentare l'istituto
tecnico dove andava il suo migliore amico. Siccome i suoi voti non erano dei migliori, fu
accettato per un periodo di prova. Eccelleva in tecnica, e vinse una borsa di studio per
il Lawrence Institute of Technology di Detroit. Due anni dopo fu chiamato per il servizio
militare che svolse per tre anni. Dopo ciò, John lavorò alla commissione per la luce
pubblica di Detroit per risparmiare abbastanza da poter continuare a frequentare il
Lawrence Institute. In questo periodo fu costretto anche ad aiutare la madre e i fratelli,
e lo fece dirigendo una banda di musica da ballo; in estate lavorava alla fabbrica della
Chrysler in Jefferson Avenue a Detroit. Dopo essersi laureato al Lawrence Institute John
cominciò a lavorare come assicuratore porta a porta per evitare di starsene senza far
niente, e di qui a poco avrebbe avuto un lavoro in una ditta specializzata in pezzi per
trasmissioni. Decise quindi che i suoi veri interessi risiedevano nell'ingegneria
automobilistica, e fece domanda di assunzione al Chrysler Institute. Fu accettato alla
fabbrica da co-operatore, che significava che avrebbe lavorato e imparato allo stesso
tempo; gli studenti avrebbero frequentato duri corsi in ingegneria e lavorato per turni di
tre mesi in differenti reparti alla Chrysler.
Inizia l'esperienza automobilistica
Nel 1952 John uscì dal Chrysler Institute con un master in ingegneria automobilistica, e
continuò a lavorarvi come ingegnere a tempo pieno. A 27 anni, ingegnere, John sentì che
la Chrysler era una società troppo grande e soffocante in cui lavorare: "Scordati di
fare tutto da solo" gli fu detto dall'ingegnere capo. Si licenziò, fu assunto come
ingegnere alla Packard, e immediatamente John fu messo a lavorare allo sviluppo della
nuova trasmissione Ultramatic. Essendo una piccola compagnia, la Packard si aspettava che
i suoi ingegneri lavorassero ad ogni aspetto della produzione: avrebbero dovuto progettare
i pezzi, supervisionare il montaggio e prendere nota di come la fabbricazione andava
avanti. Da queste esperienze, John diventò un ottimo giovane ingegnere.
In questo periodo la Packard iniziò a declinare lentamente nell'industria
automobilistica: Forest McFarland, ingegnere capo, lo sapeva e accettò un lavoro come
assistente capo ingegnere alla Buick, e John DeLorean fu nominato suo successore. Essendo
conosciuto nella compagnia come l'ingegnere che conosceva meglio cosa stava succedendo,
John fu una scelta naturale.
Non ancora trentenne, John DeLorean drigeva il reparto di ingegneria in una compagnia
automobilistica americana.
Gli anni alla Pontiac
Alla fine la Packard si stancò di DeLorean; egli
descrisse più tardi l'amministrazione della compagnia simile a come era in
Cecoslovacchia. Verso metà degli anni 50, John era alla ricerca di un altro lavoro. Dopo
espresse richieste Semon Knudson, allora general manager della Pontiac, convinse DeLorean
ad un colloquio con lui. Knudson riuscì a convincerlo ad aggiornare l'immagine
conservativa della Pontiac immediatamente. Per anni la Pontiac era stata conosciuta come
una fabbrica per vecchie signore: prodotti troppo seri, linee e tecnica scialbi, il tutto
insieme ad un'immagine pubblicitaria inesistente che non aiutava certo la situazione. La
Pontiac stava perdendo soldi e fetta di mercato con una rapidità allarmante, tanto che a
Detroit si vociferava che si sarebbe fusa con un'altra divisione della General Motors.
Knudson era intenzionato a risistemare la Pontiac, non ad assistere al suo funerale; aveva
già assunto Pete Estes come nuovo capo ingegnere, e DeLorean firmò come direttore della
sezione di ingegneria avanzata (sotto Estes) nel 1956. Knudson cambiò anche l'intera
squadra di manager e sondò a lungo l'opinione dei clienti della Pontiac per scoprire come
era vista la società dal pubblico. Knudson si rese immediatamente conto che il mercato
giovane era la migliore opportunità di rinascita. Venne ridisegnato tutto: vennero tolti
i fregi vecchio stile sul cofano della Pontiac Indian ed eliminate tutte le cromature non
necessarie. Tutte le auto vennero riprogettate per essere più basse e più leggere, più
potenti e con una maggior maneggevolezza: l'invenzione del telaio "torque-box"
da parte di DeLorean fu molto di aiuto per questo. Un'altra innovazione di DeLoran fu il
design a "carreggiata larga": nel 1957 John stava progettando un nuovo sistema
di sospensione posteriore insieme al capo del reparto di design, e per fare entrare la
nuova sospensione nei modelli decappottabili, lo spazio fra le ruote posteriori, e
ovviamente anche fra quelle anteriori, fu allargato. Il risultato fu un'auto che sembrava
(ed era) molto più stabile. Fu anche eliminato il look massiccio sul frontale che avevano
molte auto anni '50. Knudson adorava il nuovo look, e decise per il 1959 di cambiare tutte
le auto in modo che adottassero la "wide track": attorno vi fu creata una grande
campagna pubblicitaria che diventò una delle più famose della GM. Nel 1964 a Pontiac, in
Michigan venne costruita anche una larga strada circolare che si estendeva per la città
che fu chiamata "wide track drive" in onore della rinascita della Pontiac. Sotto
Knudson, le vendite andarono oltre ogni previsione: nel 1961 era passata ad essere dalla
sesta alla terza più importante marca negli Stati Uniti, e questo non passò inosservato
ai vertici della GM. In quell'anno Knudson fu promosso dalla GM a presidente della
divisione Chevrolet come ricompensa, e Estes fu nominato suo successore alla Pontiac, con
DeLorean capo ingegnere. Durante il suo incarico come capo ingegnere, DeLoran e il suo
staff introdussero molte novità, come i tergicristalli che scompaiono sotto il bordo del
cofano quando non in uso (per non essere rovinati agli auto-lavaggio) o l'antenna
incastonata nel parabrezza. Inoltre la Pontiac brevettò oltre 200 progetti per
aggiornamenti a motori e sospensioni, come gli ammortizzatori "endura" o
l'innovativo motore "rope-drive" 4 cilindri montato sulla Tempest dal '61 al
'63. Altrove alla Pontiac, il reparto di design lavorava duro per tenere pulite le linee
dei nuovi modelli, rendendoli più eleganti e paraticamente senza cromature. Stavano anche
introducendo una nuova linea di auto con la Grand Prix del 1962: pubblicizzata come
"il cofano più lungo del mondo", cominciò così il mercato dei coupe di lusso.
Lo stesso DeLorean era responsabile per la creazione della sottodivisione delle
"muscle car". Da ingegnere John amava trastullarsi con i motori, e gli piaceva
anche guidare veloce: DeLorean prese una Pontiac Tempest, una delle nuove auto compatte
della GM, vi montò un motore V8 da 5.4 litri e potenziò freni e sospensioni; già
divertente da guidare, lo diventò ancora di più quando montò un V8 da 6.6 litri! Estes
era entusiasta dell'auto, e insieme a DeLorean decise di produrla in edizione limitata.
John diceva che gli ricordava una sportiva straniera molto veloce, quindi suggerì di
chiamarla Gran Turismo Omologate: era nata la GTO, e portò un uragano nel
paese. Il manager di vendite della Pontiac pensava che ne sarebbero state vendute qualcosa
come 5000 il primo anno. Ne furono vendute 31000 nel 1965 e oltre 60000 nel 1966, vennero
scritte perfino delle canzoni sulla GTO, e diventò un fenomeno nazionale. Le altre
compagnie si mossero immediatamente per contrastare questa avanzata, e cominciò quindi la
grande era delle muscle cars che durò fino al 1974. Nel 1965 Pete Estes fu promosso per
sostituire Semon Knudson alla Chevrolet; DeLorean ne prese il posto, e con la Pontiac
così ai vertici per lui fu un lavoro facile. Continuò a promuovere nuovi prodotti e
rinnovò le fabbriche della Pontiac. Chiese alla GM di poter costruire una vivace sportiva
a 2 posti, ma la sua proposta fu rifiutata. Quell'auto sarebbe stata costruita più tardi
- molto più tardi - col nome di Pontiac Fiero.
Gli anni alla Chevrolet
Nel 1969, con la speranza che potesse ripetervi alcune delle sue "magie" alla
Pontiac, la GM promosse John DeLorean a capo della divisione Chevrolet. La Chevrolet stava
passando un brutto periodo: clienti, rivenditori e redditività erano tutti elementi di
blocco all'epoca. Il loro valore di rivendita (da sempre un orgoglio per la GM) era
gradualmente scivolato negli ultimi 6 anni, ed era diventato inferiore a quello
dell'arci-rivale Ford. John si mise subito al lavoro: chiese aiuto a dozzine di grandi
rivenditori e a centinaia di manager per risolvere i problemi; le lamentele dei clienti
furono ascoltate e vi fu posto rimedio. DeLorean lavorò duro per rimettere la divisione
sui binari giusti. Una delle più grandi delusioni per lui fu la sfortunata Vega. La Vega
intendeva essere la risposta della GM alla Volkswagen: un'auto piccola ed economica
venduta ad un prezzo molto favorevole. Nel 1970 GM, Ford, e AMC stavano tutte seguendo
questa riga; la GM pensò che siccome la Chevrolet era la sua divisione "per
tutti" quest'ultima avrebbe dovuto vendere l'auto. La GM formò una squadra di
ingegneri e di designer per progettare l'auto; era considerato un prodotto così
essenziale per la compagnia da non poter essere affidato alla divisione per il progetto.
Per nulla intimidito, DeLorean mise al lavoro la sua schiera di ingegneri e designer per
progettare l'auto in proprio. DeLorean confidava sulle tecniche convenzionali e
sperimentate per progettare un'auto semplice ed efficiente che costasse meno di un
Volkswagen Beetle, ma la GM non rimase impressionata, preferì invece andare avanti col
proprio progetto. Questo prodotto "superiore" richiese la costruzione di una
fabbrica completamente nuova equipaggiata con il meglio dell'allora tecnologia in fatto di
assemblaggio automatizzato, con grande spesa da parte degli azionisti. L'auto avrebbe
montato anche un nuovo motore non ancora sperimentato: un piccolo 4 cilindri in alluminio
con testa in ferro battuto. Per finire, la chiamarono "Vega", che era una delle
ultime preferenze di DeLorean e di molti altri fra le decine di nomi proposti; molti, John
compreso, preferivano "Gemini", che avrebbe capitalizzato la popolarità del
programma spaziale e includeva la pronuncia "GM". Il progetto Vega fu un enorme
fallimento, fu preceduto di quasi un anno sul mercato dalla AMC e dalla loro Gremlin.
Quando la Vega fu messa in commercio, era notevolmente più costosa delle sue controparti
VW e AMC: in pochi mesi, cominciarono a farsi evidenti anche fatali difetti, come la
vernice che si staccava, il motore che si rompeva facilmente e gli interni poco duraturi.
Allo stesso tempo l'auto era in ogni modo inferiore alla concorrenza: rispetto alla AMC
Gremlin, la Vega aveva un motore con metà potenza, meno spazio e una trasmissione
inaffidabile. Tutte queste auto furono vendute col marchio Chevrolet, e di conseguenza la
colpa di questo fallimento andò a... John DeLorean.
Il Freno della GM
 Nonostante l'incredibile
fiasco che fu la Vega, qualcuno nei piani alti della GM ne fu
probabilmente contento: ciò avrebbe dato loro una scusa per rimuovere DeLorean dalle luci
della ribalta che aveva trovato a capo della Chevrolet. John aveva una certa reputazione
alla GM: i suoi rapporti con la gente di Hollywood, i vestiti alla moda, la sua vita da
playboy non andavano molto d'accordo con le regole conformiste della GM.
Dopo il fallimento del suo primo matrimonio, sposò Kelly Harmon, una giovane attrice di
metà della sua età. (a sinistra) Più tardi DeLorean avrebbe detto "Oggi come oggi
non riesco a ricordare una conversazione significativa che abbiamo avuto". Qualche
anno dopo divorziò e sposò la modella Christina Ferrare (a destra). L'amministrazione
della GM ne aveva avuto abbastanza; la direzione della GM dichiarò pubblicamente che era
ora di qualcuno nuovo alla Chevrolet, e nel 1972 DeLorean fu promosso capo della North
American car and truck operations. DeLorean si chiedeva cosa fare con la divisione, quindi
la GM non voleva soltanto sbarazzarsi del "combinaguai". Ci sono voci secondo
cui questo cambiamento sarebbe stato proposto da Ed Cole: Cole disse a DeLorean di
mettersi sotto a lavorare, "Smettila di ronzare intorno ad ogni modella che
vedi!" fu più o meno il nocciolo del discorso. DeLorean accettò e adempì ai sui
doveri; dal pubblico fu visto come una nuova personalità a Detroit, e molti pensavano che
in pochi anni sarebbe finito a capo della GM. Tuttavia la GM aveva altre idee, e dopo il
suo passaggio al famoso 14° piano fu praticamente tagliato fuori da ogni progetto
significativo. In ringraziamento cominciò a raccontare alla stampa specializzata gli
eccessi e l'incompetenza della GM, e dopo un anno fu costretto ad andarsene. Gli fu
assegnata una concessionaria della Cadillac in Florida e una grossa liquidazione; a questo
punto John era libero di seguire i suoi sogni.
Un nuovo inizio
DeLorean diventò presidente dell'Associazione nazionale degli uomini d'affari (National Alliance of Businessmen) e si mise in società con Patrick Wright
per scrivere un libro sul suo periodo alla GM intitolato "On a Clear Day You Can See General Motors", piuttosto pungente nei confronti di quest'ultima. In seguito
DeLorean disse di aver ripetutamente chiesto a Wright di smorzare i toni verso la GM per
non sembrare di approfittarsene. Il libro fu un grande successo, ma DeLorean non vide un
soldo a causa del suddetto dissenso con Wright.
Quindi John decise di tornare al suo vero amore, quell'ingegneria di cui era stato privato
tempo addietro durante la sua carriera alla GM: decise di costruire un'auto sua, come
pensava che avrebbe dovuto essere.
Così nacque la DeLorean.
La Delorean Motor Company
DeLorean originariamente non intendeva competere testa a testa con le grande
multinazionali dell'auto, pensava semplicemente di costruire una sportiva a due posti che
avrebbero potuto vendere gli esistenti concessionari di altre marche. Voleva costruire
un'auto che "il proprietario avrebbe venduto perché era stufo di guidarla, non
perché era diventata un rottame"; l'auto sarebbe stata divertente da guidare, sicura
e duratura; non sarebbe stata obsoleta già in fase di progetto, sarebbe stata
confortevole anche per le persone alte, e sarebbe stato facile entrarvi e uscirvi (da qui
gli sportelli ad ala di gabbiano). Negli anni seguenti il progetto prese vita: l'auto,
battezzata DMC-12 in virtù del prezzo che sarebbe costata (12000 $, poi non rispettato)
avrebbe avuto un rivestimento di acciao inossidabile unito a un singolare telaio a doppia
forcella immerso in antiruggine. L'incredibile e tuttora distintivo design fu creato da
Giorgetto Giugiaro, famoso da noi per le VW Golf I e Scirocco (davvero simile alla
DeLorean) e le Fiat Panda, Uno e Punto. Il motore, un PRV V6 da 2.8 litri, fu montato
posterioremente e lo spazio di carico, anteriore, fu limitato ad "un set completo di
mazze da golf": la spiegazione di DeLorean fu che l'auto era diretta al "ricco
bastardo, che ce l'ha fatta!" DeLorean assunse vario personale per aiutarlo a
ralizzare il suo sogno: la sua squadra progettò un'auto con i migliori sistemi di
sicurezza, economica, con misure antifurto avanzate, impianto frenante superiore ed altre
caratteristiche del genere. Dopo 5 milioni di dollari, 2 prototipi e una prova camuffata
su una Fiat X1/9, DeLorean cominciò a cercare modi per avere altri finanziamenti. In
seguito pensò a costruire una fabbrica, e dopo attenti studi scelse l'Irlanda del Nord,
in particolare la zona ovest di Belfast: in un tempo record di 18 mesi quello che era un
pascolo di mucche a Dunmurry diventò la fabbrica della DMC.
Alla fine le auto usarono parti
provenienti da marche diverse: Il PRV V6 era prodotto dalla joint venture di Peugeot,
Renault e Volvo, una barra di torsione della Grumman teneva le portiere aperte, la GM
fornì l'impianto di climatizzazione e le sospensioni provenivano dalla Lotus. Il
cruscotto era una importante fonte di orgoglio per DeLorean, in quanto disegnato da lui
stesso.
Quando le prime auto uscirono dalla fabbrica nel Marzo del 1981 erano abominevoli; le
prime 70 o 80 furono parcheggiate fuori e gradualmente i difetti furono risolti nella
fabbrica. Come per ogni lancio di una nuova macchina, all'inizio si presentarono alcuni
problemi, e le portiere ad ala di gabbiano erano uno di questi: fu necessario allegare un
manuale di istruzioni per assicurare un'entrata semplice e una chiusura sicura. Comunque
le prime prove non furono peggiori rispetto ad altre auto, e nel Maggio 1981 cominciarono
le spedizioni. Alla fine dell'anno la compagnia aveva guadagnato 25 milioni di dollari,
con aggiunti 50 milioni in ordinazioni per il 1982. Nel 1981 i profitti furono di 6.5
milioni di dollari, e quell'anno la DMC fu l'unica compagnia automobilistica ad avere un
bilancio in attivo nel Regno Unito. Per il 1982 DeLorean decise di aumentare la produzione
a 14700 pezzi, quasi raddoppiando quella dell'anno precedente. Col senno di poi, la gente
si chiese il perché di questo aumento, e DeLorean rispose che a causa del lavoro della
Northern Ireland Development la fabbrica aveva una capacità di 45000 pezzzi e non poteva
permettersi di stare in affari costruendo 7000 auto all'anno. Il più grande problema
della compagnia era la mancanza di capitale. La fabbrica aveva ordini per tre anni di
produzione completa, ma senza capitale non ne fu tenuto molto conto; questo, oltre a
qualche imprevisto, creò un pò di sconquasso nella DMC. In aggiunta, la GM
"convinse" molti propri concessionari che se avessero venduto la DeLorean
avrebbero avuto dei guai con la fabbrica; sfortunatamente molti concessionari della GM,
specialmente quelli della Cadillac, sembravano fatti apposta per la DeLorean. La GM
sembrò un pò seccata dal fatto che la DMC stesse ricevendo un finanziamento speciale dal
governo britannico, e dopo alcune pressioni ottene che quest'ultimo ricevesse una
"royalty" di 371 $ per ogni veicolo; questo, combinato con un cambio di
atteggiamento da parte del governo britannico e da mancate promesse di questo su prestiti
e finanziamenti fece affondare la compagnia. Alla DMC furono accollate scadenze di 60
giorni per i componenti e di 180 giorni per i motori, e i finanziamenti arrivavano
praticamente per elemosina; qualunque interruzione - in qualunque cosa - avrebbe potuto
provocare un disastro. L'inizio della fine si ebbe quando i trasportatori scioperarono, e
si proseguì con le pessime condizione del mercato dell'auto in USA, al momento stagnante.
I fondi dei concessionari si esaurirono e persero la possibilità di pagare le DeLorean
che avevano ordinato. Il governo del Regno Unito, ora sotto il controllo del partito
conservatore, mise la DMC in mano a un curatore fallimentare nel Febbraio 1982 per la sua
impossibilità a pagare 800000 $ di interessi. In verità, il problema di denaro della
compagnia (che la impossibilitò a rimborsare il governo) fu causato, in parte, dalla
mancata promessa di prestito del governo stesso; il giorno in cui la DMC finì in mano al
curatore fallimentare il valore di inventario calò di 20 milioni di dollari. Tra tutto
questo John tentò disperatamente di rialzare il capitale, il denaro era l'unica cosa che
poteva salvare la sua compagnia. Inutile dire che la situazione continuò a peggiorare.
Il tramonto
L' agenzia di attuazione delle leggi sulla droga (Drug Enforcement Agency, DEA) è un flagello sul governo degli Stati Uniti.
Molta gente l'avrà detto, ma qui c'è la prova. James Hoffman era uno squallido bastardo:
non solo era un trafficante di droga, ma era anche un informatore della DEA. Ciò
significa che avrebbe fatto arrestare altri trafficanti pur di non andare in prigione. Un
bel giorno, Hoffman trovò un nuovo collega da attirare nella trappola della DEA...
William Morgan Hetrick era uno dei migliori importatori di droga verso gli Stati Uniti;
Hoffman conosceva Hetrick e riuscì a convincere la DEA ad aprire un'inchiesta contro di
lui. Sconosciuto dalla DEA, Hetrick aveva fortemente in antipatia Hoffman, che gli aveva
rubato dei soldi: Una volta Hetrick fu registrato dire "Hoffman andrebbe a letto con
sua madre per un quarto di dollaro!" Comunque Hoffman convinse la DEA che avrebbe
potuto incastrare Hetrick in un affare di riciclaggio di denaro, e nel Maggio '82 Hoffman
fece riciclare il denaro di Hetrick dalla banca Eureka Savings and Loan di San Carlos, in
California, con l'aiuto dell'FBI e del direttore della banca. Nel Giugno 1982 il caso era
diventato notevole: l'FBI e la DEA avevano registrazioni in cui ammetteva il suo trasporto
di cocaina (quindo il suo bisogno di riciclare denaro), e nel frattempo, Hoffman cominciò
a contattare DeLorean: il motivo di questo sembrò essere la volontà di Hoffman di
dimostrare alla DEA quanto velocemente avrebbe potuto distruggere una celebrità. Hoffman
sembrava gradire i cali di popolarità dei nomi famosi, e il nome di DeLorean era sui
giornali in quel periodo. Una volta, parlando con un agente della DEA, a quanto pare disse
"Ho incontrato DeLorean, e siccome ha bisogno di soldi, posso portarlo a voi."
Una volta messosi in contatto con DeLorean, cominciò a domandarsi come si sarebbero
comportati i futuri investitori della DMC, così DeLorean mandò loro un pacchetto
informativo al riguardo. Più tardi quella settimana Hoffman fu insistente nel volersi
incontrare con DeLorean per parlare dei suoi "investitori". Si incontrarono nel
retro di un piccolo bar, in una camera oscura (per volontà di Hoffman). DeLorean gli
illustrò la situazione finanziaria dell'azienda, al che Hoffman disse che i suoi
"investitori" avrebbero potuto dargli quei 15 milioni di dollari di cui aveva
così urgentemente bisogno. Si misero d'accordo per parlare ancora in seguito (DeLorean
stava contrattando con dozzine di altri possibili finanziatori), e le loro strade si
separarono. Nel frattempo Hoffman parlò alla DEA della sua prima telefonata a DeLorean:
stando a quello che disse non registrò la chiamata, fatto che non permise alla DEA di
dire quello che avrebbero voluto. Hoffman disse che aveva chiamato per avere il numero di
telefono del figlio di 10 anni di DeLorean, Zachary, per quello di suo figlio sedicenne.
(I due si erano incontrati brevemente la Pasqua precedente) Stando a Hoffman, DeLorean gli
avrebbe poi chiesto di iniziare un traffico di eroina insieme a lui. (Non importava il
fatto che fosse una cosa "fuori campo" da dire per un riuscito uomo d'affari)
Evidentemente, la camera in cui Hoffman e DeLorean si erano incontrati aveva un microfono
nascosto. Hoffman aveva convinto la DEA che DeLorean sapeva che era nel giro del traffico
di droga, e che era "evidente" che stesse pensando a un affare di eroina al
momento della conversazione. Nonostante la ridicolezza di ciò, il caso continuò: il
nastro della "camera oscura" non fu mai rilasciato al pubblico a causa della sua
natura scagionante. Su richiesta di Hoffman, DeLorean fece un controllo sui fondi del suo
investitore, e indovina un pò, l'investitore era Hetrick che aveva 15 milioni di dollari
nel suo conto alla Eureka Savings. Sorpresa, attorno al Settembre del 1982 Hoffman
diventò un pò più minaccioso nelle sue conversazioni con DeLorean; John, accecato dal
disperato bisogno di fondi, non fece troppo caso alla gente con cui si stava accordando:
passava moltissimo tempo al telefono con Hoffman e la banca, ricevendo continue promesse
sull'arrivo del denaro.
Allo stesso tempo, DeLorean stava parlando con centinaia di altri "potenziali"
investitori, era sull'orlo di un collasso. Il 4 Settmebre Hoffman chiamò con "buone
notizie", disse a DeLorean di incontrarlo nella sua camera d'albergo a Washington DC,
una camera piena di telecamere nascoste installate dalla DEA. Hoffman spiegò che c'erano
stati dei ritardi riguardo al suo "investitore" (Hetrick) MA...nel frattempo
aveva in qualche modo messo su un affare con dei Colombiani per 30 milioni di dollari il
seguente Giovedì! Troppo occupato dal pensiero di salvare la sua compagnia, DeLorean
sembrò non capire che la maggior parte dei colombiani che hanno 30 milioni di dollari
sono trafficanti di droga... Beh, col senno di poi... Hoffman spiegò che i suoi
"amici" colombiani non volevano sedersi nella sua poltrona: volevano che fosse
il presidente della Eureka a farlo invece... Da questi nuovi fatti, DeLorean capì che
stava per cadergli una nuova tegola addosso: pensò che Hoffman dovesse essere associato a
una qualche organizzazione criminale, e la Eureka facesse parte di un'associazione mafiosa
multimiliardaria; oltre tutto, Hoffman aveva fatto allusione a un affarde di droga di
qualche tipo. DeLorean capì che avrebbe dovuto spaventare Hoffman almeno un pò; capì
che se avesse avuto collegamenti con l'IRA (dopo tutto aveva lavorato a Belfast) allora
anche la più grande delle associazioni mafiose nel caso si sarebbe ritirata.
DeLorean, non conoscendo i regolamenti di quel mondo, era impaurito dal dire apertamente
che non avrebbe voluto avere a che fare con attività illegali; disse invece che avrebbe
dovuto consultarsi con i suoi "consociati" all'IRA prima di agire, e disse anche
che l'IRA faceva soltanto affari "legittimi". DeLorean voleva solamente prendere
tempo, cominciava a temere per la propria vita. Col passare dei giorni ci furono molte
altre chiamate e molti altri piani furono discussi, finché DeLorean disse a Hoffman e
alla banca che non avrebbe potuto partecipare all'affare dei 30 milioni in quanto non
aveva 1,8 milioni di $ in contanti che Hoffman richiedeva in anticipo per una commissione.
Disse che non aveva soldi, e che l'IRA non poteva dargli denaro fino a che qualcuno non
avesse investito nella compagnia. Praticamente disse a Hoffman che sapeva che tipo di
gente erano i suoi scagnozzi mafiosi, ma i suoi ragazzi all'IRA erano anche peggio e
volevano soldi per la DMC; a loro non interessava alcun affare di droga, volevano soltanto
capitale per la fabbrica, il loro unico interesse era di mantenerla a Belfast.
Essenzialmente DeLorean disse a Hoffman "O investi nella mia compagnia o ti levi dai
piedi! Non mi interessa la droga!" Hoffman e la banca rimasero bloccati, fino a che
Hoffman chiamò e chiese a DeLorean se quello che la banca gli stava dicendo era vero. Non
aveva soldi? DeLorean si disse diaspiaciuto. Allora Hoffman diventò furioso, disse
"tu sai troppe cose, non puoi uscirne... se ci provi ci sarà una strage, ti spedirò
la testa di tua figlia in una busta di plastica! Quando la banca chiamerà domani, fa
quello che dicono!" Il giorno seguente la banca chiamò con un confuso e dettagliato
piano che avrebbe fatto sembrare l'affare commissionato da DeLorean. La banca voleva
soltanto "sembrare a posto". Il 28 Settembre, DeLorean incontrò a Los Angeles
un uomo chiamato Vicenza, che si presumava essere collegato alla Eureka: in realtà l'uomo
era l'agente speciale della DEA John Valestra, incaricato da Hoffman. DeLorean parlò a
Vicenza dei problemi che la DMC stava avendo, dei 30 milioni di dollari che gli servivano,
e che chiunque avesse investito avrebbe potuto fare fino a 100 milioni l'anno. Dopodiché,
Vicenza e Hoffman parlarono di un affare di eroina e di un altro separato affare di
cocaina da cui avrebbero tratto il denaro. DeLorean era fuori di testa adesso, poteva dire
che gli "affari" che stavano discutendo cambiavano ogni minuto. Capì che erano
stati messi su per far sentire DeLorean "nel giro", e che il loro vero motivo
era quello di stabilire un enorme sistema internazionale di riciclaggio di denaro sporco.
Col passare dei giorni Hoffman continuò a chiamare, dicendo a DeLorean che lui e i suoi
partner erano sporchi pezzi grossi nel mondo del crimine organizzato. Continuò a
minacciarlo, e DeLorean proseguì per la sua strada verso la disfatta completa. Ma
nonostante il mondo gli stesse crollando addosso per DeLorean non era ancora finita, e il
18 Ottobre scrisse una lettera al suo avvocato, Tom Kimmerly, spiegando il suo piano.
Tom, domani andrò a Los Angeles per compiere un piccolo miracolo! Avrò indotto il
crimine organizzato a donare letteralmente 10 milioni di dollari per riaprire la fabbrica
di Belfast, e quando lo scopriranno non potranno farci niente! Hoffman, Benedict, Hetrick
e Vicenza non sono quello che sembrano essere (non essere scosso) commercianti di cocaina!
Troppe cose che mi hanno detto sono letteralmente impossibili. Mi hanno anche coinvolto in
una recita così ridicola che ho faticato a mentenere un'espressione seria. Hoffman,
Hetrick, Benedict e Vicenza si conoscono da anni -io non conosco neanche i numeri di
telefono di casa di Hoffman o di Benedict- ma Hoffman mi telefona continuamente dicendomi
di chiamare Benedict o Hetrick, spiegandomi cosa dire loro parola per parola. Senza dubbio
fanno parte del crimine organizzato e la Eureka Savings and Loan è usata per riciclare il
denaro. Il loro affare della cocaina è progettato in modo che io risulti implicato,
cosicché io non guardi troppo duramente l'origine dei loro fondi.
Quando domani consegneranno i 10 milioni di dollari alla Eureka e Benedict li trasferirà
a Cork-Gully, la banda possederà il 100% della DMC, Inc., una compagnia senza attivi!
Il cliente di Stoy-Hayward gestirà la fabbrica che il governo britannico possiede ancora.
Gli azionisti della DMC continueranno a possedere la compagnia Americana e a controllare
tutto. In effetti, la banda avrà donato 10 milioni di dollari alla fabbrica di Belfast e
non avrà ottenuto vitualmente niente - una posizione minoritaria in una fabbrica
posseduta dal governo situata nella Belfast devastata dalla guerra!
Ovviamente volevano controllare la DMC per trasferire e riciclare denaro sporco: quando
scopriranno che non possiedono e controllano niente rimarranno di sasso!
Il motivo per cui sono convinto che non faranno niente per questo, è che se facessero una
qualsiasi mossa, contro di me o contro la compagnia, distruggerebbero la loro intera
operazione di riciclaggio alla Eureka. Quando cominceranno a farsi sentire dirò loro che
c'è una lettera da aprire nel caso della mia morte: andranno a farsi una passeggiata.
Se mi sbaglio, e la mia morte è procurata da cause assolutamente naturali, porta questa
lettera alla polizia, altrimenti distruggila. Tom, prenditi cura della mia famiglia.
Dio ti benedica, John DeLorean
La lettera era indirizzata al suo avvocato con le seguenti istruzioni: "Questa
lettera sigillata deve essere fedelmente custodita da te per due anni, fino al 18 Ottobre
1984. Nel caso della mia morte in questo arco di tempo, apri la lettera e segui le
istruzioni; se invece sono vivo e sto bene al 18/10/1984 rispediscimi la lettera chiusa.
John Z. DeLorean."
DeLorean mandò la lettera al suo avvocato e salì sull'aereo per Los Angeles; incontrò
Hoffman e Benedict (il "presidente" della banca che era in realtà un agente
dell'FBI) e fu guidato in una stanza dello Hotel Sheraton vicino all'aereoporto. Vicenza
chiese sulle voci che aveva sentito riguardo a una chiusura della compagnia. Era troppo
tardi? DeLorean disse di no...giusto in tempo. Dopo la discussione, DeLorean sottolineò
che quello era un affare legittimo e non una manovra per riciclare denaro o cose simili;
disse che aveva bisongo di 10 o 12 milioni di dollari subito e sarebbere stati a posto per
due o tre mesi. Poi, per una qualche ragione, Benedict tirò fuori una valigia che disse
conteneva cocaina che era nell'armadio a muro lì vicino. DeLorean disse poi di essere un
pò confuso, in quanto non stava vendendo ne comprando nessun tipo di droga, ma pensava
che stessero solo provando a impressionarlo con il loro potere. Era soltanto felice di
sapere che stava tirandosi fuori da quell'affare vivo! Tutto quello che poteva dire era
"È meglio dell'oro, l'oro pesa di più per l'amor del cielo." Hoffman ordinò
champagne per brindare alla "unione." DeLorean era così felice che la sua
famiglia sarebbe stata salva, sorrise al brindisi. Poi la porta si aprì ed entrò Jerry
West con l'FBI. "Salve, John? Sei in arresto per violazione delle leggi sui
narcotici".

Sul processo non ho nessuna informazione particolare; l'importante è che alle 12.20 di Giovedì 16 Agosto 1984 la
giuria assolse John Z.DeLorean da tutti i nove capi d'accusa di illeciti su narcotici. La
giuria capì chiaramente che DeLorean era stato incastrato. Quantomeno la storia ha un
lieto fine.
Su quello che è successo dall'84 non c'è molto da dire, la vita pubblica di DeLorean ha ovviamente risentito molto di questo caso. Ciononostante circolavano voci in base alle quali DeLorean avrebbe
avuto intenzione di rimettere in piedi la DMC; ma per questo, c'è la sezione Il futuro.
Purtroppo DeLorean muore il 19 marzo del 2005 nel New Jersey all'età di 80 anni, in seguito a complicazioni legate a un ictus.
"Pagina scritta da Gianluca Olmastroni"  |