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Per lo più sconosciuto in Italia, l'artefice della DMC, John Zachary DeLorean, è un personaggio molto discusso negli Stati Uniti, e quella che segue è la sua storia narrata attraverso le tappe più importanti, dalla crescita fino al crollo. È la traduzione abbastanza fedele di un testo piuttosto diffuso in rete, e quindi ringrazio il fornitore; gradirei mi fossero fatti notare errori di ogni natura e discorsi poco chiari, e vi auguro una piacevole lettura. I primi anni John DeLorean è nato il 6 Gennaio del 1925 in un quartiere operaio della zona est di Detroit. Era il più grande di quattro fratelli. Suo padre, Zachary, era emigrato dall'Alsazia Lorena in Francia da ragazzo, e sua madre, Kathryn, era arrivata in America da Salisburgo quando era una bambina. Insieme svolsero diversi lavori di manifattura, Kathryn come assemblatrice di strumenti, John come operaio nella fabbrica della Ford di Detroit. La famiglia viveva in una piccola casa, e per tutta l'infanzia di John visse tutto sommato felicemente. Alla fine i problemi con l'alcol di Zachary portarono i genitori a divorziare quando John aveva 17 anni. Pur essendo un ragazzino, era influenzato dal mondo dell'industria automobilistica, e quando John aveva 6 anni la famiglia fu svegliata nel pieno della notte da una squadra dei famigerati addetti alla sicurezza della Ford di Harry Bennett: frugarono la casa senza mezze misure cercando degli attrezzi rubati dalla fabbrica della Ford. Quando John raggiunse l'età, decise di frequentare l'istituto tecnico dove andava il suo migliore amico. Siccome i suoi voti non erano dei migliori, fu accettato per un periodo di prova. Eccelleva in tecnica, e vinse una borsa di studio per il Lawrence Institute of Technology di Detroit. Due anni dopo fu chiamato per il servizio militare che svolse per tre anni. Dopo ciò, John lavorò alla commissione per la luce pubblica di Detroit per risparmiare abbastanza da poter continuare a frequentare il Lawrence Institute. In questo periodo fu costretto anche ad aiutare la madre e i fratelli, e lo fece dirigendo una banda di musica da ballo; in estate lavorava alla fabbrica della Chrysler in Jefferson Avenue a Detroit. Dopo essersi laureato al Lawrence Institute John cominciò a lavorare come assicuratore porta a porta per evitare di starsene senza far niente, e di qui a poco avrebbe avuto un lavoro in una ditta specializzata in pezzi per trasmissioni. Decise quindi che i suoi veri interessi risiedevano nell'ingegneria automobilistica, e fece domanda di assunzione al Chrysler Institute. Fu accettato alla fabbrica da co-operatore, che significava che avrebbe lavorato e imparato allo stesso tempo; gli studenti avrebbero frequentato duri corsi in ingegneria e lavorato per turni di tre mesi in differenti reparti alla Chrysler. Inizia l'esperienza automobilistica Nel 1952 John uscì dal Chrysler Institute con un master in ingegneria automobilistica, e
continuò a lavorarvi come ingegnere a tempo pieno. A 27 anni, ingegnere, John sentì che
la Chrysler era una società troppo grande e soffocante in cui lavorare: "Scordati di
fare tutto da solo" gli fu detto dall'ingegnere capo. Si licenziò, fu assunto come
ingegnere alla Packard, e immediatamente John fu messo a lavorare allo sviluppo della
nuova trasmissione Ultramatic. Essendo una piccola compagnia, la Packard si aspettava che
i suoi ingegneri lavorassero ad ogni aspetto della produzione: avrebbero dovuto progettare
i pezzi, supervisionare il montaggio e prendere nota di come la fabbricazione andava
avanti. Da queste esperienze, John diventò un ottimo giovane ingegnere. Gli anni alla Pontiac Alla fine la Packard si stancò di DeLorean; egli descrisse più tardi l'amministrazione della compagnia simile a come era in Cecoslovacchia. Verso metà degli anni 50, John era alla ricerca di un altro lavoro. Dopo espresse richieste Semon Knudson, allora general manager della Pontiac, convinse DeLorean ad un colloquio con lui. Knudson riuscì a convincerlo ad aggiornare l'immagine conservativa della Pontiac immediatamente. Per anni la Pontiac era stata conosciuta come una fabbrica per vecchie signore: prodotti troppo seri, linee e tecnica scialbi, il tutto insieme ad un'immagine pubblicitaria inesistente che non aiutava certo la situazione. La Pontiac stava perdendo soldi e fetta di mercato con una rapidità allarmante, tanto che a Detroit si vociferava che si sarebbe fusa con un'altra divisione della General Motors. Knudson era intenzionato a risistemare la Pontiac, non ad assistere al suo funerale; aveva già assunto Pete Estes come nuovo capo ingegnere, e DeLorean firmò come direttore della sezione di ingegneria avanzata (sotto Estes) nel 1956. Knudson cambiò anche l'intera squadra di manager e sondò a lungo l'opinione dei clienti della Pontiac per scoprire come era vista la società dal pubblico. Knudson si rese immediatamente conto che il mercato giovane era la migliore opportunità di rinascita. Venne ridisegnato tutto: vennero tolti i fregi vecchio stile sul cofano della Pontiac Indian ed eliminate tutte le cromature non necessarie. Tutte le auto vennero riprogettate per essere più basse e più leggere, più potenti e con una maggior maneggevolezza: l'invenzione del telaio "torque-box" da parte di DeLorean fu molto di aiuto per questo. Un'altra innovazione di DeLoran fu il design a "carreggiata larga": nel 1957 John stava progettando un nuovo sistema di sospensione posteriore insieme al capo del reparto di design, e per fare entrare la nuova sospensione nei modelli decappottabili, lo spazio fra le ruote posteriori, e ovviamente anche fra quelle anteriori, fu allargato. Il risultato fu un'auto che sembrava (ed era) molto più stabile. Fu anche eliminato il look massiccio sul frontale che avevano molte auto anni '50. Knudson adorava il nuovo look, e decise per il 1959 di cambiare tutte le auto in modo che adottassero la "wide track": attorno vi fu creata una grande campagna pubblicitaria che diventò una delle più famose della GM. Nel 1964 a Pontiac, in Michigan venne costruita anche una larga strada circolare che si estendeva per la città che fu chiamata "wide track drive" in onore della rinascita della Pontiac. Sotto Knudson, le vendite andarono oltre ogni previsione: nel 1961 era passata ad essere dalla sesta alla terza più importante marca negli Stati Uniti, e questo non passò inosservato ai vertici della GM. In quell'anno Knudson fu promosso dalla GM a presidente della divisione Chevrolet come ricompensa, e Estes fu nominato suo successore alla Pontiac, con DeLorean capo ingegnere. Durante il suo incarico come capo ingegnere, DeLoran e il suo staff introdussero molte novità, come i tergicristalli che scompaiono sotto il bordo del cofano quando non in uso (per non essere rovinati agli auto-lavaggio) o l'antenna incastonata nel parabrezza. Inoltre la Pontiac brevettò oltre 200 progetti per aggiornamenti a motori e sospensioni, come gli ammortizzatori "endura" o l'innovativo motore "rope-drive" 4 cilindri montato sulla Tempest dal '61 al '63. Altrove alla Pontiac, il reparto di design lavorava duro per tenere pulite le linee dei nuovi modelli, rendendoli più eleganti e paraticamente senza cromature. Stavano anche introducendo una nuova linea di auto con la Grand Prix del 1962: pubblicizzata come "il cofano più lungo del mondo", cominciò così il mercato dei coupe di lusso. Lo stesso DeLorean era responsabile per la creazione della sottodivisione delle "muscle car". Da ingegnere John amava trastullarsi con i motori, e gli piaceva anche guidare veloce: DeLorean prese una Pontiac Tempest, una delle nuove auto compatte della GM, vi montò un motore V8 da 5.4 litri e potenziò freni e sospensioni; già divertente da guidare, lo diventò ancora di più quando montò un V8 da 6.6 litri! Estes era entusiasta dell'auto, e insieme a DeLorean decise di produrla in edizione limitata. John diceva che gli ricordava una sportiva straniera molto veloce, quindi suggerì di chiamarla Gran Turismo Omologate: era nata la GTO, e portò un uragano nel paese. Il manager di vendite della Pontiac pensava che ne sarebbero state vendute qualcosa come 5000 il primo anno. Ne furono vendute 31000 nel 1965 e oltre 60000 nel 1966, vennero scritte perfino delle canzoni sulla GTO, e diventò un fenomeno nazionale. Le altre compagnie si mossero immediatamente per contrastare questa avanzata, e cominciò quindi la grande era delle muscle cars che durò fino al 1974. Nel 1965 Pete Estes fu promosso per sostituire Semon Knudson alla Chevrolet; DeLorean ne prese il posto, e con la Pontiac così ai vertici per lui fu un lavoro facile. Continuò a promuovere nuovi prodotti e rinnovò le fabbriche della Pontiac. Chiese alla GM di poter costruire una vivace sportiva a 2 posti, ma la sua proposta fu rifiutata. Quell'auto sarebbe stata costruita più tardi - molto più tardi - col nome di Pontiac Fiero. Gli anni alla Chevrolet Nel 1969, con la speranza che potesse ripetervi alcune delle sue "magie" alla Pontiac, la GM promosse John DeLorean a capo della divisione Chevrolet. La Chevrolet stava passando un brutto periodo: clienti, rivenditori e redditività erano tutti elementi di blocco all'epoca. Il loro valore di rivendita (da sempre un orgoglio per la GM) era gradualmente scivolato negli ultimi 6 anni, ed era diventato inferiore a quello dell'arci-rivale Ford. John si mise subito al lavoro: chiese aiuto a dozzine di grandi rivenditori e a centinaia di manager per risolvere i problemi; le lamentele dei clienti furono ascoltate e vi fu posto rimedio. DeLorean lavorò duro per rimettere la divisione sui binari giusti. Una delle più grandi delusioni per lui fu la sfortunata Vega. La Vega intendeva essere la risposta della GM alla Volkswagen: un'auto piccola ed economica venduta ad un prezzo molto favorevole. Nel 1970 GM, Ford, e AMC stavano tutte seguendo questa riga; la GM pensò che siccome la Chevrolet era la sua divisione "per tutti" quest'ultima avrebbe dovuto vendere l'auto. La GM formò una squadra di ingegneri e di designer per progettare l'auto; era considerato un prodotto così essenziale per la compagnia da non poter essere affidato alla divisione per il progetto. Per nulla intimidito, DeLorean mise al lavoro la sua schiera di ingegneri e designer per progettare l'auto in proprio. DeLorean confidava sulle tecniche convenzionali e sperimentate per progettare un'auto semplice ed efficiente che costasse meno di un Volkswagen Beetle, ma la GM non rimase impressionata, preferì invece andare avanti col proprio progetto. Questo prodotto "superiore" richiese la costruzione di una fabbrica completamente nuova equipaggiata con il meglio dell'allora tecnologia in fatto di assemblaggio automatizzato, con grande spesa da parte degli azionisti. L'auto avrebbe montato anche un nuovo motore non ancora sperimentato: un piccolo 4 cilindri in alluminio con testa in ferro battuto. Per finire, la chiamarono "Vega", che era una delle ultime preferenze di DeLorean e di molti altri fra le decine di nomi proposti; molti, John compreso, preferivano "Gemini", che avrebbe capitalizzato la popolarità del programma spaziale e includeva la pronuncia "GM". Il progetto Vega fu un enorme fallimento, fu preceduto di quasi un anno sul mercato dalla AMC e dalla loro Gremlin. Quando la Vega fu messa in commercio, era notevolmente più costosa delle sue controparti VW e AMC: in pochi mesi, cominciarono a farsi evidenti anche fatali difetti, come la vernice che si staccava, il motore che si rompeva facilmente e gli interni poco duraturi. Allo stesso tempo l'auto era in ogni modo inferiore alla concorrenza: rispetto alla AMC Gremlin, la Vega aveva un motore con metà potenza, meno spazio e una trasmissione inaffidabile. Tutte queste auto furono vendute col marchio Chevrolet, e di conseguenza la colpa di questo fallimento andò a... John DeLorean. Il Freno della GM Nonostante l'incredibile
fiasco che fu la Vega, qualcuno nei piani alti della GM ne fu
probabilmente contento: ciò avrebbe dato loro una scusa per rimuovere DeLorean dalle luci
della ribalta che aveva trovato a capo della Chevrolet. John aveva una certa reputazione
alla GM: i suoi rapporti con la gente di Hollywood, i vestiti alla moda, la sua vita da
playboy non andavano molto d'accordo con le regole conformiste della GM. Un nuovo inizio DeLorean diventò presidente dell'Associazione nazionale degli uomini d'affari (National Alliance of Businessmen) e si mise in società con Patrick Wright
per scrivere un libro sul suo periodo alla GM intitolato "On a Clear Day You Can See General Motors", piuttosto pungente nei confronti di quest'ultima. In seguito
DeLorean disse di aver ripetutamente chiesto a Wright di smorzare i toni verso la GM per
non sembrare di approfittarsene. Il libro fu un grande successo, ma DeLorean non vide un
soldo a causa del suddetto dissenso con Wright. La Delorean Motor Company DeLorean originariamente non intendeva competere testa a testa con le grande multinazionali dell'auto, pensava semplicemente di costruire una sportiva a due posti che avrebbero potuto vendere gli esistenti concessionari di altre marche. Voleva costruire un'auto che "il proprietario avrebbe venduto perché era stufo di guidarla, non perché era diventata un rottame"; l'auto sarebbe stata divertente da guidare, sicura e duratura; non sarebbe stata obsoleta già in fase di progetto, sarebbe stata confortevole anche per le persone alte, e sarebbe stato facile entrarvi e uscirvi (da qui gli sportelli ad ala di gabbiano). Negli anni seguenti il progetto prese vita: l'auto, battezzata DMC-12 in virtù del prezzo che sarebbe costata (12000 $, poi non rispettato) avrebbe avuto un rivestimento di acciao inossidabile unito a un singolare telaio a doppia forcella immerso in antiruggine. L'incredibile e tuttora distintivo design fu creato da Giorgetto Giugiaro, famoso da noi per le VW Golf I e Scirocco (davvero simile alla DeLorean) e le Fiat Panda, Uno e Punto. Il motore, un PRV V6 da 2.8 litri, fu montato posterioremente e lo spazio di carico, anteriore, fu limitato ad "un set completo di mazze da golf": la spiegazione di DeLorean fu che l'auto era diretta al "ricco bastardo, che ce l'ha fatta!" DeLorean assunse vario personale per aiutarlo a ralizzare il suo sogno: la sua squadra progettò un'auto con i migliori sistemi di sicurezza, economica, con misure antifurto avanzate, impianto frenante superiore ed altre caratteristiche del genere. Dopo 5 milioni di dollari, 2 prototipi e una prova camuffata su una Fiat X1/9, DeLorean cominciò a cercare modi per avere altri finanziamenti. In seguito pensò a costruire una fabbrica, e dopo attenti studi scelse l'Irlanda del Nord, in particolare la zona ovest di Belfast: in un tempo record di 18 mesi quello che era un pascolo di mucche a Dunmurry diventò la fabbrica della DMC. Alla fine le auto usarono parti provenienti da marche diverse: Il PRV V6 era prodotto dalla joint venture di Peugeot, Renault e Volvo, una barra di torsione della Grumman teneva le portiere aperte, la GM fornì l'impianto di climatizzazione e le sospensioni provenivano dalla Lotus. Il cruscotto era una importante fonte di orgoglio per DeLorean, in quanto disegnato da lui stesso. Quando le prime auto uscirono dalla fabbrica nel Marzo del 1981 erano abominevoli; le prime 70 o 80 furono parcheggiate fuori e gradualmente i difetti furono risolti nella fabbrica. Come per ogni lancio di una nuova macchina, all'inizio si presentarono alcuni problemi, e le portiere ad ala di gabbiano erano uno di questi: fu necessario allegare un manuale di istruzioni per assicurare un'entrata semplice e una chiusura sicura. Comunque le prime prove non furono peggiori rispetto ad altre auto, e nel Maggio 1981 cominciarono le spedizioni. Alla fine dell'anno la compagnia aveva guadagnato 25 milioni di dollari, con aggiunti 50 milioni in ordinazioni per il 1982. Nel 1981 i profitti furono di 6.5 milioni di dollari, e quell'anno la DMC fu l'unica compagnia automobilistica ad avere un bilancio in attivo nel Regno Unito. Per il 1982 DeLorean decise di aumentare la produzione a 14700 pezzi, quasi raddoppiando quella dell'anno precedente. Col senno di poi, la gente si chiese il perché di questo aumento, e DeLorean rispose che a causa del lavoro della Northern Ireland Development la fabbrica aveva una capacità di 45000 pezzzi e non poteva permettersi di stare in affari costruendo 7000 auto all'anno. Il più grande problema della compagnia era la mancanza di capitale. La fabbrica aveva ordini per tre anni di produzione completa, ma senza capitale non ne fu tenuto molto conto; questo, oltre a qualche imprevisto, creò un pò di sconquasso nella DMC. In aggiunta, la GM "convinse" molti propri concessionari che se avessero venduto la DeLorean avrebbero avuto dei guai con la fabbrica; sfortunatamente molti concessionari della GM, specialmente quelli della Cadillac, sembravano fatti apposta per la DeLorean. La GM sembrò un pò seccata dal fatto che la DMC stesse ricevendo un finanziamento speciale dal governo britannico, e dopo alcune pressioni ottene che quest'ultimo ricevesse una "royalty" di 371 $ per ogni veicolo; questo, combinato con un cambio di atteggiamento da parte del governo britannico e da mancate promesse di questo su prestiti e finanziamenti fece affondare la compagnia. Alla DMC furono accollate scadenze di 60 giorni per i componenti e di 180 giorni per i motori, e i finanziamenti arrivavano praticamente per elemosina; qualunque interruzione - in qualunque cosa - avrebbe potuto provocare un disastro. L'inizio della fine si ebbe quando i trasportatori scioperarono, e si proseguì con le pessime condizione del mercato dell'auto in USA, al momento stagnante. I fondi dei concessionari si esaurirono e persero la possibilità di pagare le DeLorean che avevano ordinato. Il governo del Regno Unito, ora sotto il controllo del partito conservatore, mise la DMC in mano a un curatore fallimentare nel Febbraio 1982 per la sua impossibilità a pagare 800000 $ di interessi. In verità, il problema di denaro della compagnia (che la impossibilitò a rimborsare il governo) fu causato, in parte, dalla mancata promessa di prestito del governo stesso; il giorno in cui la DMC finì in mano al curatore fallimentare il valore di inventario calò di 20 milioni di dollari. Tra tutto questo John tentò disperatamente di rialzare il capitale, il denaro era l'unica cosa che poteva salvare la sua compagnia. Inutile dire che la situazione continuò a peggiorare. Il tramonto L' agenzia di attuazione delle leggi sulla droga (Drug Enforcement Agency, DEA) è un flagello sul governo degli Stati Uniti.
Molta gente l'avrà detto, ma qui c'è la prova. James Hoffman era uno squallido bastardo:
non solo era un trafficante di droga, ma era anche un informatore della DEA. Ciò
significa che avrebbe fatto arrestare altri trafficanti pur di non andare in prigione. Un
bel giorno, Hoffman trovò un nuovo collega da attirare nella trappola della DEA...
William Morgan Hetrick era uno dei migliori importatori di droga verso gli Stati Uniti;
Hoffman conosceva Hetrick e riuscì a convincere la DEA ad aprire un'inchiesta contro di
lui. Sconosciuto dalla DEA, Hetrick aveva fortemente in antipatia Hoffman, che gli aveva
rubato dei soldi: Una volta Hetrick fu registrato dire "Hoffman andrebbe a letto con
sua madre per un quarto di dollaro!" Comunque Hoffman convinse la DEA che avrebbe
potuto incastrare Hetrick in un affare di riciclaggio di denaro, e nel Maggio '82 Hoffman
fece riciclare il denaro di Hetrick dalla banca Eureka Savings and Loan di San Carlos, in
California, con l'aiuto dell'FBI e del direttore della banca. Nel Giugno 1982 il caso era
diventato notevole: l'FBI e la DEA avevano registrazioni in cui ammetteva il suo trasporto
di cocaina (quindo il suo bisogno di riciclare denaro), e nel frattempo, Hoffman cominciò
a contattare DeLorean: il motivo di questo sembrò essere la volontà di Hoffman di
dimostrare alla DEA quanto velocemente avrebbe potuto distruggere una celebrità. Hoffman
sembrava gradire i cali di popolarità dei nomi famosi, e il nome di DeLorean era sui
giornali in quel periodo. Una volta, parlando con un agente della DEA, a quanto pare disse
"Ho incontrato DeLorean, e siccome ha bisogno di soldi, posso portarlo a voi."
Una volta messosi in contatto con DeLorean, cominciò a domandarsi come si sarebbero
comportati i futuri investitori della DMC, così DeLorean mandò loro un pacchetto
informativo al riguardo. Più tardi quella settimana Hoffman fu insistente nel volersi
incontrare con DeLorean per parlare dei suoi "investitori". Si incontrarono nel
retro di un piccolo bar, in una camera oscura (per volontà di Hoffman). DeLorean gli
illustrò la situazione finanziaria dell'azienda, al che Hoffman disse che i suoi
"investitori" avrebbero potuto dargli quei 15 milioni di dollari di cui aveva
così urgentemente bisogno. Si misero d'accordo per parlare ancora in seguito (DeLorean
stava contrattando con dozzine di altri possibili finanziatori), e le loro strade si
separarono. Nel frattempo Hoffman parlò alla DEA della sua prima telefonata a DeLorean:
stando a quello che disse non registrò la chiamata, fatto che non permise alla DEA di
dire quello che avrebbero voluto. Hoffman disse che aveva chiamato per avere il numero di
telefono del figlio di 10 anni di DeLorean, Zachary, per quello di suo figlio sedicenne.
(I due si erano incontrati brevemente la Pasqua precedente) Stando a Hoffman, DeLorean gli
avrebbe poi chiesto di iniziare un traffico di eroina insieme a lui. (Non importava il
fatto che fosse una cosa "fuori campo" da dire per un riuscito uomo d'affari)
La lettera era indirizzata al suo avvocato con le seguenti istruzioni: "Questa
lettera sigillata deve essere fedelmente custodita da te per due anni, fino al 18 Ottobre
1984. Nel caso della mia morte in questo arco di tempo, apri la lettera e segui le
istruzioni; se invece sono vivo e sto bene al 18/10/1984 rispediscimi la lettera chiusa.
John Z. DeLorean." Sul processo non ho nessuna informazione particolare; l'importante è che alle 12.20 di Giovedì 16 Agosto 1984 la
giuria assolse John Z.DeLorean da tutti i nove capi d'accusa di illeciti su narcotici. La
giuria capì chiaramente che DeLorean era stato incastrato. Quantomeno la storia ha un
lieto fine.
"Pagina scritta da Gianluca Olmastroni" |
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