La leggendaria DeLorean
Dorata
Le prime due DeLorean dorate furono prodotte dalla DMC, e furono vendute tramite il catalogo
natalizio dell'American Express. L'auto appariva anche sulla copertina di quel catalogo.
La terza DeLorean fu assemblata da un'associazione chiamata KAPAC, che si occupò di
acquistare tutti i pezzi di ricambio della DMC dopo la chiusura della fabbrica. Il suo
rivestimento in acciaio inossidabile è placcato in oro 24 carati e ce ne sono soltanto
tre nel mondo. Le due prodotte direttamente dalla DMC sono esposte rispettivamente
nell'atrio della Snyder National Bank in Texas e in un museo di auto a Reno in Nevada. La
terza è in un magazzino di una piccola città nella costa est degli Stati Uniti.
Queste auto costavano originariamente 85000 $ (circa 140 milioni di lire al cambio d'oggi)
mentre adesso hanno un valore che arriva a
175000 $ (290 milioni circa) in continuo aumento. All'epoca circa una dozzina di persone
mostrò interesse nell'acquisto di queste auto, ma solo due pagarono i 10000 $ di acconto
richiesti.
John Truscott, direttore della DeLorean Owner Association sita a Los Angeles, dice
"Sono senza dubbio le più preziose DeLorean in circolazione." Stephen Wynne,
proprietario della DeLorean Motor Co. di Houston spiega "Sono andato a vederla di
persona ed è semplicemente fantastica. La maggior parte
delle quasi 9000 DeLorean costruite sono rivestite di acciaio più economico di questo. Le
auto placcate in oro furono fatte solo per il catalogo natalizio dell'American Express. Ne
sarebbero dovute esistere cento, ma solo due uscirono dalla fabbrica."
Il proprietario della DeLorean dorata in Texas, Roger Mize, è morto nel 1987 e ha
lasciato l'auto in eredità ai suoi quattro nipoti, con il divieto di guidarla e di
venderla fino a che l'ultimo non avrà compiuto 30 anni.
Ritorno al Futuro
Visto che praticamente tutti in Italia abbiamo conosciuto la DeLorean attraverso questo (ottimo) film, e visto
che non si può passar sopra ad una cosa del genere, mi sembrava giusto dedicare uno
spazio a questa storia. La sceneggiatura originale di Ritorno al Futuro non prevedeva
alcun'automobile, visto che la macchina del tempo era un "banale" frigorifero.
Un premuroso Spielberg, produttore esecutivo, fece notare di non volere che tutti i
bambini saltassero dentro i frigoriferi di casa dopo aver visto il film; da qui l'idea di
un'automobile, e Robert Zemeckis, regista, non ci pensò due volte a scegliere la
DeLorean: il design molto all'avanguardia, le portiere ad ala di gabbiano, e probabilmente
anche tutta la storia che si porta
dietro, resero la scelta quasi obbligata. Per i tre film furono usate complessivamente 7
vere DeLorean, oltre a una copia costruita con le ruote pieghevoli e un'altra messa insieme appositamente per le riprese interne. Per il primo film, nel 1984 fu messo un
annuncio per tre DeLorean in discrete condizioni, e l'operazione costò in totale 50000
dollari. Le auto furono portate in blocco a Hollywood per le modifiche (reattore nucleare
e altre cianfrusaglie viste nel film), e a una di queste furono tolte le parti meccaniche
per riprese interne, primi piani ed eventualmente distruzioni varie. Per il finale, dove
la macchina del tempo spicca il volo, fu applicato un nuovo reattore nucleare, un cilindro
bianco con la scritta "Mr. Fusion", che poi non è altro che una brocca di
plastica. 4 anni dopo, per il secondo film, furono comprate altre 3 DeLorean, di cui una
fu modificata esattamente come la versione "Mr. Fusion" alla fine del primo
film, e fu accompagnata dalle due DeLorean "di riserva", che erano ricostruzioni
in fibra di vetro.
Come è noto, Ritorno al futuro parte III era già in pre-produzione all'uscita
del secondo capitolo, e furono usate appunto le altre due auto comprate in precedenza; una
fu trasformata nella versione "1955", con i cerchioni cromati bianchi, e l'altra
fu modificata per andare sulle rotaie. Un ultima vera DeLorean, senza motore ne
trasmissione montati, fu usata per la scena finale del terzo film, dove la locomotiva
colpisce la macchina del tempo e la fa andare in pezzi. Oltre a tutto questo, per filmare
particolari scene la Industrial Light and Magic costruì altri modelli, come uno in scala
1:5 versione "2015" con le ruote pieghevoli, o un altro modellino per la ripresa
aerea del treno che spinge la macchina del tempo.
Queste auto sono più o meno tutte ancora in possesso della Universal, insieme a quelle
assemblate all'inizio degli anni '90 per l'apertura della giostra ipertecnologica Back to
the Future - the Ride, mentre la versione originale, quella con la camera al plutonio
dietro, pare sia stata regalata a Spielberg. Curiosità: le portiere in realtà non fanno
nessun rumore di aggeggio elettrico quando si aprono, è soltanto un montaggio del
film.
Giugiaro e L'ItalDesign
DeLorean decise di far progettare le linee della sua
macchina all'ItalDesign di Giorgetto Giugiaro, e già nel 1975 un primo prototipo era
realtà. Oltre ad auto che possiamo dire comuni, come le Fiat Panda (1976), Uno (1982), Punto (1993) e la VW Golf I (1979),
l'Italdesign curò le linee di molte auto "esotiche" tra cui appunto la DMC-12,
e in più di una vettura si ritrovano linee e particolari simili a quelli della DeLorean.
Le seguenti sono solo alcune delle auto disegnate dalla casa torinese, selezionate fra
quelle "normali" e quelle un pò meno...
La prima auto dell'ItalDesign fu la Manta, disegnata
per conto dell'italiana Bizzarrini, nel 1968. Credere che questo prototipo risalga alla
fine degli anni sessanta è davvero difficile, ma spiega bene i progetti futuri. Montava
un motore Chevrolet da 5359 cm³ e 355 CV.
Un altro prototipo è la Tapiro, nato
dalla collaborazione di Volkswagen e Porsche: siamo nel 1970, e il motore è un Porsche
Bonomelli 2,4 litri da 220 cavalli. Quest'auto montava le ali di gabbiano, e anche la
parte posteriore somiglia abbastanza alla DeLorean.
Nel '72 per conto della Maserati è creata la Boomerang. Questo prototipo, di cui esistono due esemplari, ha un look a dir poco
fantascientifico: il coefficiente aerodinamico da brivido si
aggiunge alle ali di gabbiano e alle vaste superfici trasparenti. Per finire, il motore
era un 4 litri V8 da 310 CV.
Nello stesso anno veniva creata la famosa Lotus
Esprit: con gli anni quest'auto ha subito un sostanziale restyling, ma le linee originali
sono sempre riconoscibili. Come già spiegato nella sezione l'auto, la DeLorean avrebbe preso diversi spunti dalle
linee della Esprit.
E nel 1975 fu completato il primo
prototipo della DeLorean DMC-12, non troppo differente dalla versione di
produzione del 1981. Un pò meno aggraziata nelle linee generali, aveva i due scarichi uniti al centro, non aveva la veneziana sul
lunotto, il gruppo ottico posteriore non aveva la griglia nera, e gli interni erano
marroni.
I cerchi erano differenti, I finestrini si aprivano a scorrimento orizzontale, e gli specchietti erano di forma ovale, molto in stile anni '70. Il motore, che ancora non era il PRV, era un 4 cilindri in linea, ma non è ben
chiaro di quale marca fosse, visto che corrono contemporaneamente voci su Citroen, Ford e
Fiat.
Nel 1976 Giugiaro disegnò per la Fiat la mitica Panda, che
in oltre venti anni non ha praticamente subito alcuna modifica nelle linee e continua ancora oggi a
farla da padrona per le strade delle nostre città.
Tre anni dopo, l'ItalDesign diede vita a due auto che non possono non essere
ricordate, la Volkswagen Golf e la Lancia Delta. La prima, anche se non ha ripetuto
l'irraggiungibile successo del Beetle è diffusissima nel mondo, mentre la seconda è
famosa anche grazie al suo felice impiego nei rally.
Tornando ai prototipi, nel 1980
l'ItalDesign disegnò per la Lancia la Medusa, una berlina dalle linee fluide e molto
avveniristiche: circolano voci insistenti secondo le quali questa macchina sarebbe dovuta
essere la DeLorean a cinque porte.
Nel 1982 Giugiaro disegnò la Volkswagen Scirocco, un coupe basato sulla Golf che per certi versi ricorda la DMC-12.
L'anno seguente Giugiaro creò l'inossidabile Fiat Uno, che
conta svariati milioni di esemplari venduti. Studiata dalla Fiat come rimpiazzo per la
vetusta 127, caratterizzata dalle piccole dimensioni e l'economicità di marcia, è
probabilmente l'auto che si vede più facilmente per le nostre strade.
Sempre per la Fiat, l'ItalDesign ha disegnato nel 1993 la Punto.
Ripeto che queste sono solo pochissime delle auto
disegnate dall'Italdesign, e al sito www.italdesign.it, stranamente
solo in inglese, potrete trovare moltissime altre notizie.
"Pagina scritta da Gianluca Olmastroni" |